La Prima Corsia

Ci sono quelle regole è meglio se le seguono gli altri.

Sì, siamo tutti d’accordo, servono per il bene comune. Talvolta non sono nemmeno delle leggi vere e proprie, solo delle convenzioni sociali. Ed è giusto quando gli altri le seguono, perché così tutto funziona meglio. E tu, invece, in questo modo puoi andare più veloce degli altri. Puoi superarli tutti. Tu sei quello furbo alla fine!

Fino a quando non ti accorgi che la terza corsia in autostrada è quella più lenta. Tutti stanno cercando di superare, e si buttano lì senza rispettare la distanza di sicurezza. Tutti frenano, poi si fermano. E a destra vedi la prima corsia libera, e un camion ti sfreccia accanto.

Niente di Nuovo

Satoyana diceva che non c’è nulla di nuovo sotto questo cielo se non il dimenticato. Questa è una di quelle frasi che mi piace ricordare, perché aiuta a mettere l’essere umano in prospettiva, a costruire il senso della scoperta.

Posizioni Relazionali

Quando Paul Watzlawick parla di complementarietà e simmetria, nell’ambito del Quinto Assioma della Comunicazione Pragmatica spiega nel dettaglio le due essenziali posizioni relazionali, one-up e one-down. Il concetto è molto semplice, in effetti, e riguarda chi sta sopra nella relazione, e chi sta sotto.

La Colpa è degli Altri

Non è colpa tua. Il tuo cervello, come quello di tutti gli altri, è fatto così. Non è colpa tua se dai la colpa dei tuoi problemi sempre agli altri. Ai colleghi, alla famiglia, al mondo. Più ci pensi, e più ti rendi conto che in effetti non potevi farci nulla. Era fuori dal tuo controllo.

Ed è vero, quindi stai tranquillo, non è colpa tua. A meno che tu non sia una di quelle persone completamente fuori di testa che dicono sì, la colpa è mia. Io posso fare qualcosa per cambiare il risultato. Posso assumermi la mia responsabilità, e decidere di risolvere i miei problemi. Di cambiare.

Sembra Facile

Non amo chi si definisce Esperto in qualcosa. Anche quando uno diventa un Maestro, ha ancora molto da imparare, mentre la stessa etimologia della parola esperto sembra suggerire che uno sia già arrivato, che l’esperienza l’abbia già fatta. Che sia alla fine, insomma.

Ma se la parola non mi piace, è anche vero che ci sono quelle persone che nel loro ambito fanno sembrare tutto facile. Che si tratti di un esercizio ginnico molto complesso, o una soluzione operativa trovata quasi senza pensarci, ecco, queste sono le persone a cui mi affiderei senza pensarci due volte.

Magia

Clarke diceva che Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. E in effetti non posso che essere d’accordo con questa prospettiva. Ci sono delle cose che funzionano in modo così incredibile ed efficace, da sembrare magiche. Un po’ come le parole, che hanno il potere di uccidere o salvare.

Ego

Ho un rapporto conflittuale con il mio ego. Tento di nutrirlo il meno possibile, perché mi conosco, so di essere orgoglioso, forse troppo, E quindi mi concentro sempre sull’avere torto.

D’altra parte poi arriva chi mi fa un sincero complimento, qualcosa che non può che far gonfiare il mio ego come un palloncino. E allora mi concedo il piacere di farlo salire un po’, prima di ritirarlo verso terra.

Docente

Ci sono docenti che si siedono dietro a una cattedra, e vomitano il loro sapere addosso ai loro discenti, che non possono fare altro che subirlo in modo passivo.

Personalmente in questo modo ho imparato poco, e non ho insegnato nulla. Quando faccio il docente di solito mi siedo davanti alla cattedra, talvolta sopra. E spesso imparo tanto quanto i miei discenti.

Pigrizia

Mi considero una persona pigra. Uno che non ha voglia di fare più fatica di quanto non sia strettamente necessario, che non ha voglia di lavorare solo per far vedere che sta lavorando. Mi piace di poter risolvere i problemi con la soluzione intelligente e originale, che mi permetta di fare solo il minimo sforzo necessario.

Non mi piace far fatica a vuoto, per questo cerco di creare molto valore a partire da ogni piccola cosa.

Abnegazione

Abnegazione è una di quelle parole che non si può non amare, forse proprio perché parla di amore. Racconta di profonda umiltà, e di cosa è veramente importante, così importante da essere disposti a sacrificare tutto il resto.

Racconta di quel fine che giustifica ogni mezzo.