Ci sono momenti in cui si cerca la Felicità, momenti che appartengono ai ricordi, a qualcosa di particolarmente piacevole che è accaduto, o a speranze, a qualcosa che ci si augura che avvenga.
Ma il vero momento in cui la Felicità avviene è il presente. Ed è strano, perché bisogna cercarla attivamente, non lasciare che accada.
L’importanza di incontrarsi di Persona nel mondo della presenza digitale sembrerebbe superata. Oggi è sufficiente una telefonata per sentirci. Una Skype Call se serve anche vedersi. Si direbbe che il buon vecchio vedersi di persona sia ormai obsoleto. Eppure le persone chiudono contratti e stipulano accordi ancora faccia a faccia, quando si possono stringere la mano, osservarsi nei loro reciproci ambiente. Strano eh?
Uno dei rischi del lavorare nell’ambito della Comunicazione è che non vedi più le Pubblicità nello stesso modo. Osservi le immagini per capire i pattern usati nei vari mercati. Giudichi la regia e la forza del messaggio che vuole trasmettere. Le ascolti in radio, e ti accorgi della voce dello speaker. Delle parole usate. Osservi il copy dei cartelloni pubblicitari. Percepisci gli odori quando entri nei negozi, sapendo esattamente quale ne è il significato.
Davvero, la tua vita non è più la stessa. Io ogni tanto mi diverto a provare a indovinare la categoria merceologica dalla musica. E spesso ci riesco.
Sembrerà strano, ma quella di cambiare senza cambiare, tipicamente mascherata in maniera molto più sottile e meno evidente, è la richiesta più comune che l’azienda fa a un consulente. Si cerca di ottenere nuovi risultati, continuando a fare ciò che si è sempre fatto. A quel punto, il cambiamento deve essere altrettanto sottile e meno evidente, per quanto inevitabile. Si accompagnano le persone nel cambiamento, senza che se ne accorgano.
Parlare in Pubblico è una di quelle cose che esalta alcuni, e terrorizza gli altri. Eppure il saper emozionare le folle è considerato un dono solo delle persone più carismatiche. I grandi leader della storia, o gli attori più esperti. Anche se alla fine, anche in quel caso, parlare il pubblico significa saper ascoltare molte, molte persone nello stesso momento.
Il Biglietto da Visita oggi è uno di quegli usi sociali di cui molti farebbero a meno. Stampato per due lire attraverso qualche servizio online, contiene le informazioni di base per il contatto. Un numero di telefono. Una mail. Ogni tanto una posizione lavorativa, o un generico Consulente.
D’altra parte, dà una prima impressione tattile oltre che visiva di una persona. Non è tanto diverso dal trovarsi davanti un professionista e darsi la mano. Se chi hai davanti è vestito male, e ha una presa molla e sudata non ti fa una buona impressione, questo è sicuro.
Oggi non si fa che parlare di Content Marketing. E ha senso, perché è grazie al contenuto condiviso che si dimostra una competenza in un determinato argomento. Non fosse per il fatto che nell’epoca dell’Informazione il contenuto è diventato così sovrabbondante che ormai si è costretti quasi a pagare l’utente per leggerlo.
Ci sono certi momenti in cui mi prende una passione sfrenata per film e serie sugli Zombie. In un certo senso, un futuro post-apocalittico che mette in evidenza gli aspetti più distopici della razza umana ha la capacità di mettere in prospettiva anche il presente.
E poi cosa posso dire, mi fanno ridere come un matto.
Fare metacognizione, cioè pensare al pensiero, è una cosa che non tutti fanno. Può essere molto faticoso, e in generale ti fa guardare in quei posti dove di solito vai a nascondere la polvere. Dall’altra parte, però, ti permette di scoprire cose su te stesso che potrebbero stupirti. E in definitiva, se fatto nel modo giusto, ti fa raggiungere un nuovo stadio di consapevolezza.
La maggior parte delle volte che ci troviamo a risolvere un problema, applichiamo sempre un copione di comportamento. Questo non è necessariamente un problema, in quanto spesso questo copione funziona. Il limite nasce quando questo si cristallizza, e non si riesce a trovare una via d’uscita. Proprio pochi giorni fa ho scoperto che il mio copione è proprio quello del Labirinto, ma in un certo senso l’ho sempre saputo. E ne ero rimasto intrappolato fino a quando non ho, effettivamente, scoperto che esistono le strategie per uscirne.