Se è facile pensare che ogni persona costruisce la realtà, è più difficile capire come interpretare quella che si è costruita, un ambito che da sempre compete alla filosofia della scienza, ma che nella vita di tutti i giorni può aiutare a prendere decisioni più ragionate, o da prospettive più originali. E non è questo, in fondo, il senso di meta-cognizione?
Per un motivo o per l’altro, il Persuadere è considerato una cosa negativa nella nostra società. Mentre il Convincere è tollerato, anzi, cercato e consigliato. Insomma, come se vincere prevaricando l’altro, con la forza dei propri argomenti fosse meglio che condurlo dolcemente a sé, modificando la prospettiva delle persone coinvolte.
C’è questa cosa, tipicamente occidentale, per cui se qualcosa funziona è meglio lasciarla lì, non toccarla. Per carità, ormai sono diversi anni che esiste la metodologia lean, e tutti hanno più o meno capito cosa significa kaizen, il miglioramento continuo. Ma quanti, davvero, lo mettono costantemente in pratica? Insomma, chi è davvero che ha il coraggio di aggiustare qualcosa, anche se non è rotto?
Mi piace scrivere.
Questo è il mio quarantesettesimo post sul mio blog personale, e ormai dovreste averlo capito, in fondo. Mi piace giocare con le parole, preoccupandomi più di quello che voglio esprimere che del fatto che ci sia qualcuno a leggerlo. Perché mentre scrivo voglio farmi conoscere, e questo mi interessa più di fare buona SEO, in questo momento.
E in ogni caso vorrei ringraziarti, lettore, per dedicarmi questa piccola parte della tua giornata.
Sto imparando ad apprezzare sempre di più il Dialogo Strategico. Una delle cose che mi ha colpito, in particolare, è la potenza delle domande sulle affermazioni. Se affermo, una persona potrà accettare quello che dico, o non essere d’accordo. Se chiedo, viceversa, e magari uso in modo intelligente una domanda ad alternativa di risposta, sarà l’altra persona ad affermare. Ed è in questo modo che arrivo a costruire un percorso insieme. Convinco, nel senso etimologico del termine: vinco insieme.
Quando si parla di costruttivismo, si intende quella corrente filosofica secondo cui non esiste una realtà oggettiva, bensì ogni persona, attraverso i propri sensi, costruisce la propria realtà soggettiva.
Per questo motivo è molto usata in modo efficace in ambito comunicativo. Comunicare significa infatti interagire con la realtà degli altri, influenzandola.
Confesso che sono un grande appassionato di pornografia.
Ok, smettete di sorridere. Non sono un binge watcher, se è quello che state pensando. Ne sono appassionato dal punto di vista sociale, economico e professionale.
Che sia un fenomeno è un fatto difficile da negare. Da quando esiste internet ha contribuito in maniera sostanziale al dare forma alla società per come è oggi.
Pensate ai pagamenti online con carta di credito voglio dire. O a internet stesso. O alla banda larga.
Parafrasando Chuck Palahniuk, meglio della vita vera.
Esistono tante forme di prostituzione. C’è quella più comune, quella in cui una persona, tipicamente donna, vende il proprio corpo. Ma anche quella del consulente, che si vende a ore. Cosa vuol dire, in fin dei conti, prostituzione? Se etimologicamente richiama il concetto di avvilimento, richiama il partecipare a uno scambio, non necessariamente economico, in cui si cede qualcosa che non sarebbe disposti a cedere altrimenti. Un po’ come la prostituzione relazionale della yes-person, che dice sempre sì, svilendo se stessa, sperando, in cambio, che le proprie relazioni funzionino.
E poi ci sono quelle persone apparentemente inadatte alla vita. Quelle non stupide per caso, per la qual cosa non si può fare certo una colpa, ma per scelta. Quelle persone che sembrano vagliare tutte le opzioni possibili, e scegliere deliberatamente la più dannosa, controproducente, pericolosa.
Mi chiedo se in questo caso sia lecito, per queste persone, pentirsi?
Il concetto di diversità mi fa sorridere.
Il un contesto evolutivo che ha sempre favorito l’essere eterogenei, il fatto stesso che le persone evidenzino la diversità, e ne abbiano persino paura, mi è difficile da capire.
D’altra parte, tutti, per fortuna, siamo diversi. Personalmente, ho ben più paura di una persona deliberatamente stupida di una con la pelle di una tonalità diversa dalla mia.