Orientamento all’eccellenza è una di quelle buzzword che si leggono spesso sui siti istituzionali delle grandi aziende, oppure negli annunci di ricerca di lavoro. Ho, effettivamente, conosciuto poche aziende che lo fossero davvero, mentre trovo molto più frequenti la massima (nel dialetto delle mie parti):

Se funsia, non sta’ tocar
[se funziona, non toccare]

La normalità del mio lavoro, insomma, è quella di situazioni rovinate, trattative compromesse, culture aziendali tossiche. Riguarda progetti che hanno un inizio e una fine, e permettono di superare una crisi. Di tanto in tanto, però, trovo situazioni diverse: solo chi punta davvero all’eccellenza, infatti, è disposto a mettersi in discussione quando sta funzionando al meglio. Ed effettivamente, quello è il momento migliore per farlo, perché solo concedendosi un certo margine di errore, si possono affrontare progetti ambiziosi.

Il problema

Durante una chiacchierata con il titolare di una piccola impresa (media se seguiamo la distinzione italiana, ma sicuramente nella parte bassa del range di riferimento) emerge il desiderio di mettersi in gioco per migliorare ulteriormente le performance dell’azienda. Essa non ha problemi evidenti: il titolare svolge il ruolo di amministratore delegato, con una solida preparazione economica, e un team di manager ai quali ha saputo delegare le giuste responsabilità. Il clima aziendale è decisamente positivo, e le persone sono soddisfatte del loro lavoro, e della loro situazione in generale. I fatturati crescono di anno in anno, ed è a tutti gli effetti quella che potrebbe essere considerata un’azienda in buona salute.

Proprio per questo motivo, il titolare si rende conto che è il momento migliore per investire nella sua azienda, per consolidare quella posizione, e gettare le basi per una crescita futura. e desidera farlo attraverso il mio lavoro.

Il lavoro svolto insieme

Non è facile raccontare il lavoro svolto insieme, in larga misura perché è stato davvero eterogeneo. La fase iniziale è stata dedicata a parlare con lui, e gli altri manager dell’azienda, in modo da potermi fare un’idea chiara di che tipo di attività portare avanti. A tale scopo abbiamo usato un esercizio di Problem Solving Strategico, in modo da poter definire con chiarezza degli obiettivi condivisi, e la strategia migliore per raggiungerli. L’obiettivo principale aveva a che fare con il consolidamento della posizione dell’azienda nel mercato di riferimento, principalmente attraverso una migliore ricerca interna di miglioramento continuo, che abbiamo declinato su vari aspetti, tra cui la cultura aziendale, la leadership, ma anche l’efficienza dei cicli produttivi.

A questo punto il lavoro si è svolto principalmente attraverso sessioni formative in aula e momenti individuali di coaching. Ad esse hanno partecipato alcuni manager dell’azienda, ma anche diversi collaboratori, per dar loro un incentivo ulteriore, ma anche per valutare alcuni possibili avanzamenti di carriera. I temi di cui abbiamo discusso riguardavano la comunicazione interna e la leadership, ma anche l’organizzazione delle riunioni, e la comunicazione scritta. Si è trattato di un percorso estremamente variegato, in cui ci siamo dati gli spazi e i tempi per approfondire e metabolizzare ciascuna tematica, prima di passare a quella successiva.

I risultati

Dopo circa un anno di lavoro insieme, l’azienda era uguale, ma diversa rispetto al primo giorno. Uguale perché non erano stati introdotti cambiamenti evidenti: non c’erano nuove policy o nuove procedure, e anche i collaboratori, con un paio di eccezioni, erano gli stessi. Diversa perché il clima aziendale era notevolmente cambiato, e le persone si sentivano molto più coinvolte nella quotidianità aziendale. Diversa perché le persone erano davvero responsabili del proprio lavoro, e i manager si sentivano molto più sicuri della propria linea di azione. Questo ha prodotto risultati estremamente positivi sul business: non solo il fatturato è aumentato ben oltre le aspettative di inizio anno, ma l’azienda ha stretto numerose partnership strategiche, che le hanno permesso di consolidare la sua posizione nel mercato, per gli anni a venire.