Insomma, Deciditi!
C’è stato un momento della mia vita in cui ho dovuto prendere molte decisioni difficili. E quando dico difficili, intendo non tanto quelle di cui non conosci l’esito (quelle per me sono relativamente semplici, non ho mai avuto paura a buttarmi, anche se questo creava delle conseguenze negative), ma quelle in cui conosci tutti gli esiti, e sono tutti estremamente negativi. Insomma, in un certo senso ero messo in una condizione di decidere quale disgrazia dovessi auto-infliggermi.
Per dare un po’ di contesto, io mi stavo approssimando all’adolescenza (che si sa, è un periodo un po’ strano per ogni maschietto, per dirla con un eufemismo), e i miei genitori, appena divorziati, stavano usando me come leva per fare del male all’altro. Insomma, avevo circa tredici anni, e dovevo decidere da che parte schierarmi, sapendo benissimo quali sarebbero state le conseguenze relazionali con l’altra. La sto facendo un po’ più semplice di quanto non sia realmente stata, ma il campo di battaglie preferito per queste schermaglie era il pranzo di Natale (momento che, fino a quando non ho costruito la mia famiglia, ho vissuto con discreta angoscia).
In un certo senso, sul prendere decisioni difficili mi sono fatto le ossa. Se ascoltiamo Barry Schwartz, oggi essere bloccati a scegliere un paio di jeans, o una marca di biscotti, è un problema serio per alcune persone. In effetti, non posso dire che per me lo sia. Dopo anni passati a decidere quali relazioni con le persone che mi erano più care dovessi deliberatamente compromettere, scegliere che marca di patatine mangiare mi causa più o meno gli stessi livelli di ansia che ho quando do acqua alle piante.
Perché, alla fine, prendere decisioni è un muscolo, e come ogni muscolo se viene tenuto fermo diventa rachitico, e incapace di sostenere anche il minimo sforzo. Se, invece, viene costantemente allenato, diventa in grado di sollevare pesi anche enormi con relativamente scarsa fatica.
Ricorda, il nostro cervello è un organo estremamente pigro, e in quanto tale tende a evitare il più possibile la sensazione di affaticamento. Se, quindi, sei una persona che ha sempre evitato di prendere le decisioni, magari scaricandole su altri, probabilmente farai molta fatica anche a prendere quelle più semplici. Se, viceversa, sei stato costretto ad assumerti la responsabilità di scelte difficili, come è capitato a me, probabilmente quelle facili non ti creeranno nessun disagio.
Insomma, appare banale, ma smettila di tentennare e deciditi. Non aver paura delle conseguenze, quelle possono essere gestite. Deciditi, e assumiti la responsabilità della tua decisione. Fallo, e continua a farlo, fino a quando anche le decisioni più terribili diventeranno leggere!
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