Decisioni

Tutti di dicono che non devi decidere qualcosa di bello quando sei felice, o qualcosa di brutto quando sei arrabbiato. Che dovresti essere calmo, quando prendi una decisione. Centrato. Eppure quando sono sotto stress, funziono meglio. Le mie decisioni migliori le ho prese quando ero completamente travolto dalla vita.

Assoluti

Ci è facile ragionare per assoluti. Un comportamento è giusto o sbagliato. Una persona è buona o cattiva. Un odore è gradevole o ripugnante.

Eppure a me sembra che ogni assoluto non sia altro che un tentativo di mettere ordine nella propria realtà, di metterla in una piccola scatola, da cui non riesce più a uscire.

Sacrificio

Sono sicuro che ci siano tanti bravi cristiani lì fuori, che hanno fatto del sacrificio una virtù. Ci credo davvero, e se funziona per loro, non posso che esserne felice. Ma non per me. Non sono uno che si sacrifica. Non amo sacrificare qualcosa per ottenere qualcos’altro. Banalmente, non amo i compromessi. Per me per arrivare all’obiettivo non si deve sacrificare nulla e nessuno. Mi piace quando vincono tutti.

Empatia

Oggi si fa un gran parlare di empatia, di come questa sia essenziale nelle relazioni umane. Ma empatia significa soltanto essere in grado di provare le emozioni altrui, rimanendone quindi influenzati. Personalmente, preferisco la creazione di sintonia, come quando un’orchestra crea un’armonia globale, dove ogni strumento mantiene il proprio carattere, e la propria unicità.

Chi Ascolti?

E poi ci sono quelle persone che gli altri non sono disposti ad ascoltarmi. Persone che avrebbero molto da dire, davvero ricchi di risorse da mettere sul tavolo.

Strano che non si rendano conto che sono loro, i primi, a non ascoltare gli altri. Così presi da ciò che devono dire, che si dimenticano dei loro interlocutori.

Vuoi Cambiare?

L’unico modo per cambiare davvero è volerlo.

Quante volte l’hai sentito dire nella tua via? Da motivatori, da cartelloni pubblicitari, da tua madre. Un mantra che ti è stato ripetuto tante e tante volte, fino a diventare vero.

Eppure per quanto tu lo voglia non ci riesci, la tua motivazione cade. Strano, eh? Perché in fin dei conti, l’unico cambiamento che funziona è quello a cui sei costretto, da un problema troppo impellente, o da un obiettivo troppo importante per essere ignorato. Non importa che tu lo voglia o no. Quello è il cambiamento che succede.

Il Monaco

Dicono che l’abito non faccia il Monaco. Che bisogna andare oltre le apparenze. Che ormai non si possa più pensare di indossare giacca e cravatta in un contesto lavorativo. Che anche quando passeggi per strada è meglio la comodità.

Insomma, come se ogni volta che vediamo qualcuno non lo valutassimo partendo proprio da come si è vestito.

D’altra parte, come diceva Oscar Wilde, solo i superficiali, non giudicano dalle apparenze.

Fretta

Siccome ho molta Fretta, vado molto piano. Questo lo diceva Napoleone, ed è uno degli aforismi che più fanno capire come non è tanto la fretta di raggiungere l’obiettivo ad essere cattiva consigliera, ma il nostro farci prendere dall’ansia del momento, e iniziare a fare senza darci delle priorità, un piano d’azione concreto.

Personalmente, più ho fretta, e più dedico parte del tempo a ragionare sulla strada giusta da percorrere.

Il Consigliere dell’Imperatore

Nell’antica Cina, la più alta e meritata carica a cui una persona comune potesse ambire era quella del Consigliere dell’Imperatore. E tuttavia, si trattava di una posizione estremamente complessa e pericolosa. Da una parte, il suo lavoro principale era quello di dare suggerimenti all’Imperatore, e se non l’avesse fatto sarebbe stato decapitato. Dall’altra, nessuno poteva dire all’Imperatore cosa fare, pena la decapitazione.

Sembra impossibile? Eppure la dialettica del Saggio Consigliere serviva a persuadere, cioè a tirare dolcemente l’Imperatore verso un’idea come se ci fosse arrivato da solo.

Tuttologi

L’Italia, si sa, è la patria dei Tuttologi. Dei laureati all’Università della Vita. Di chi, ha fatto del cagare fuori dal vaso la propria professione.

Io non posso che alzare le braccia, davanti a questo mare di gente più esperta di me, io che esperto non lo sono. In fin dei conti c’è così tanto che non so, che la maggior parte del mio tempo la passo a scoprire.