Costanza

Non credo che la costanza sia una delle mie virtù cardinali. Mi stufo abbastanza presto di qualcosa di nuovo, molto spesso perché presto nuovo non lo è più.

Eppure ci sono alcune cose, poche, che quando mi hanno catturato dentro non mi lasciano più. Come un libro, che potrei rileggere anche dieci volte, oppure la pratica delle Arti Marziali in cui, dopo già alcuni anni, inizio appena a capire dov’è che sbaglio.

Aspettative

Nella vita lo hai sentito tante volte. Se hai basse aspettative, o non ne hai affatto, sarà facile superarle. Tutto ti sembrerà eccezionale.

A un certo punto questo modo ti entra dentro, ma sarei in effetti curioso di sapere quanti sono quelli che vivono così. Mi piacerebbe conoscere qualcun altro.

Rimpianti

Sono fisiologicamente incapace di provare rimpianti.

In soldoni significa che non sei soddisfatto di come sono andate le cose. Magari hai commesso un grave errore. Magari hai perso un’occasione. Ma è fin troppo facile capire che alla fine della giornata il rimpianto non serve a nulla. Perché comunque si vive nel presente, e solo attraverso di esso si può cambiare il futuro.

Resistenza

Innovare è sempre un processo ambivalente. Da una parte la tensione è quella di migliorare, di fare le cose nuove, di creare il proprio futuro. Dall’altra ci si scontra con la propria omeostasi, con l’essenza dell’essere umano di mantenere l’equilibrio, una volta che l’ha trovato.

Lungo Periodo

Cerco sempre di avere un approccio sul lungo periodo nella risoluzione dei problemi e nel raggiungimento degli obiettivi. Mi piace la soluzione sostenibile, anche quando non è immediatamente vantaggiosa o remunerativa, ma lo diventerà con il tempo. Insomma, volendo scegliere tra il campo di grano e il frutteto, scelgo certamente il frutteto.

Colpa

Ci sono persone, nelle aziende, che sono felici di decidere chi è il colpevole. Naturalmente, loro non lo sono mai. Ma se anche fosse vero, e i colpevoli non fossero mai loro, che obiettivo avrebbero raggiunto?

Perché in fin dei conti, trovare il colpevole spesso non ha nulla a che vedere con il risolvere il problema.

Fedeltà

Non sono un cliente fedele. Si potrebbe dire, tranquillamente, che sono una Puttana. Questo vale per la maggor parte delle cose almeno. Tutte quelle per cui non sono educato, sicuramente.

Poi ci sono alcune marche, poche, che sono sempre top-of-the-mind per me. Conosco tutti i prodotti, e ancor prima di avere il bisogno, ne cerco il contesto d’uso nella mia vita quotidiana. E ora che ci penso, l’unico marketing che abbia veramente funzionato, per me, è la qualità del prodotto, e quella del Customer Care.

Morale

Una delle cose che ti insegnano al corso di Problem Solving Strategico, una che molti considerano la più difficile, è che devi sospendere il giudizio. Non lasciare che le tue idee, i tuoi sentimenti e la tua morale si mettano in mezzo nel risolvere i problemi delle persone.

E a me questa cosa piace, perché non sono mai stato uno che giudica. Sempre uno che chiede per sapere.

Paura

La paura è una cosa strana. Quando le persone hanno paura le loro reazioni sono molto più brevi. Si comportano in modo che potrebbe apparire irrazionale.

Perché alla fine, quando hai paura a chi pensi, a te stesso o al benessere collettivo? E quando crei paura nei dipendenti di un’azienda lavoreranno per il bene dell’azienda o per il loro?

Coerenza

Nel mondo contemporaneo, la coerenza è sopravvalutata. Si pensa che essere coerenti sia una qualche virtù. Ma una persona coerente è necessariamente prevedibile. Non va mai fuori dal seminato. La persona coerente è noiosa e non pensa mai nulla di nuovo.

Ma le persone che hanno un impatto grande o piccolo sulle nostre vite sono quelle che hanno infranto le regole. Che ci hanno stupiti.

Sono gli incoerenti.