Mi manca leggere
Da quando è nata mia figlia molte cose sono cambiate, per me.
E nella maggior parte dei casi sono cambiate in meglio. Ora la mia vita è decisamente più piena, e io sento di aver raggiunto un nuovo senso di completezza, nella mia famiglia. Alcune cose però, devo ammetterlo, della mia vita precedente mi mancano.
Il sonno, sicuramente, è una di quelle. Sono alcuni mesi che non ho una notte di sonno intera, e da quando è nata lei in generale una notte di sonno come la vorrei, o anche solo come ero abituato in passato. Una in cui vai a letto molto tardi, e ti svegli altrettanto tardi la mattina. Anche quando sono in trasferta per lavoro, ormai, mi sveglio verso le 4 di mattina immaginando il suono di mia figlia che piange di fianco a me.
Eppure, il sonno non è quella che mi manca di più. Certo, un po’ di sonno vero migliorerebbe notevolmente la qualità della mia vita, ma ormai sono abbastanza abituato a funzionare anche in questo modo, anche se sono convinto che quando mia figlia sarà un po’ più grande, e ricomincerà a dormire sistematicamente tutta la notte, io mi sentirò rinato.
Un’altra cosa che mi manca molto è la mia oretta di videogiochi prima di dormire. Sono alcuni mesi che il mio account Steam è dormiente, la sera sono semplicemente troppo stanco per accendere il mio buon vecchio Assassin’s Creed e fare una partita. Di solito mi limito ad attaccare Netflix, ed è morta lì. Anche questa cosa, però, sono convinto che a breve migliorerà: mia figlia sta diventando progressivamente più regolare nell’andare a letto, e quindi il mio tempo serale dedicato a me stesso aumenta.
Il lavoro, in effetti, non ne ha risentito granché. A parte il fatto che il punto focale del mio lavoro resta quello che svolgo con il cliente, in un modo o nell’altro riesco a ritagliarmi tutto il tempo che serve, senza sacrificare figlia e aziende domestiche, a curare tutto il mio backoffice.
Una cosa che non mi manca per nulla, invece, sono le serate fuori. Vuoi perché di tanto in tanto usciamo comunque, con bestia a seguito, vuoi perché in ogni caso non sono mai stato un grande animale notturno. Quello che ho scoperto è che se già quando ti sposi il tuo vecchio giro di amici storici più o meno sparisce, sostituito da coppie giovani, anche quando hai un figlio il tuo giro di frequentazione cambia. L’altra sera, ad esempio, io e mia moglie siamo andati a mangiare sushi con due amici che hanno un figlio di neanche 6 mesi più piccolo della nostra. Il locale ci aveva dedicato una saletta, che è stata prontamente dedicata a nursery per questi angioletti addormentati (sono angioletti solo finché dormono, altrimenti dopo le 9 di sera sono delle bestie immonde).
La cosa che mi manca davvero, invece, è la lettura. Prima di avere una figlia passavo quotidianamente molte ore a leggere, mentre oggi questa cosa è davvero difficile. Il mio momento prediletto per la lettura è sempre stato a letto, ma ora che mia figlia dorme accanto a me non si può stare con la luce accesa (ebbene sì, leggo ancora libri cartacei nonostante la mia preferenza sia spiccatamente per quelli digitali, che comunque non risolvono il problema della luce).
E leggere mentre lei gioca non è lo stesso: non è come perdersi in un libro, dimenticandosi del tempo, perché lei vicino chiede attenzioni, oppure si arrampica sul mobile della televisione, o infila le dita dentro i buchi delle prese.
Alla fine, però, mi sono reso conto che è solo questione di riorganizzare. La priorità indiscussa, ora, è mia figlia, ma per le piccole cose è giusto ritagliare dei piccoli spazi. Una cosa che ho notato, ad esempio, è che non ho più tempo per cazzeggiare. Non posso perdermi via a guardare video su facebook: ogni momento di ozio è prezioso, e va sfruttato in modo oziosamente ricco. Che per un pigro come me, voglio dire, è essenziale.
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